Il 27 gennaio è stata proclamata “Giornata della Memoria” in Italia, grazie alla legge 211 del 2000 e nei paesi ONU con la risoluzione 60/7 del 2005. L’ISTITUTO COMPRENSIVO n. 1 di CENTO ha il piacere di presentare la propria GIORNATA DELLA MEMORIA
il 26 GENNAIO 2014 PRESSO LA PANDURERA DI CENTO ore 9,30. La scuola, insieme ai superstiti e ai propri ragazzi, vuole testimoniare la necessità di non dimenticare e l’importanza dell’ impegno affinché certe nefandezze non si ripetano.
RACCONTANO LA LORO STORIA:
– ADELMO FRANCESCHINI, classe 1924 , catturato dalla Wehrmacht ( forze armate tedesche), viene deportato in Germania dopo l’8 settembre 1943 e internato in un campo tedesco di raccolta per militari italiani. Al rifiuto di aderire alla Repubblica di Salò, viene deportato nel campo di concentramento a Barsdof dove resterà per 24 mesi.
– ARMANDO GASIANI, classe 1927, contadino e partigiano bolognese, viene deportato a Mauthausen a 17 anni con il fratello Serafino che muore in prigionia. Armando viene liberato il 5 maggio del 1945 e cerca di dimenticare il suo passato che riaffiora alla visione del film “La vita è bella” di Benigni. La sua storia è raccontata nel libro di A. De Lisi “Nessuno mai ci chiese:la vita del partigiano Armando Gasiani deportato a Mauthausen” . Moderatore della mattinata sarà il DIRIGENTE SCOLASTICO MAURO BORSARINI del LICEO “RIGHI” di BOLOGNA e membro dell’ A.N.E.D. (Associazione Nazionale Ex Deportati Politici nei campi nazisti), che organizza ogni anno il viaggio in bicicletta nei luoghi della memoria. Infine, i RAGAZZI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO 1 intervisteranno i nostri ospiti.
La dirigente scolastica ANNA TASSINARI ringrazia l’ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI CENTO CLAUDIA TASSINARI per la gentile concessione della Pandurera, l’ASSESSORE ALLA PUBBLICA ISTRUZIONE MARIA ROLFINI, i signori FRANCESHINI E GASIANI per la partecipazione e le toccanti testimonianze, il dirigente MAURO BORSARINI per la sentita partecipazione e condivisione dell’iniziativa , la docente BEATRICE GALLERANI per la preziosa collaborazione e la docente SILVIA ROVERSI per la grande passione messa nella stesura del progetto.
“ I ragazzi hanno bisogno di capire che quella resistenza oggi continua sotto altra forma…e se loro non saranno dei resistenti, saranno travolti tra dieci o vent’anni..” (Franceschini)
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